
Prossimi appuntamenti:
Prezzo e partenze
7 Maggio 2021: € 880.-
4 Giugno 2021: € 880.-
8 Ottobre 2021: € 880.-
SOLO 12 Posti max. disponibili / 1 guida per max. 6 partecipanti
I prezzi sono da intendersi "a persona", IVA inclusa, in sistemazione di Soft All Inclusive * (visionare la sezione "cosa è compreso" in fondo alla pagina)
Piano A – La pianificazione
La pianificazione di un tour è una ricetta complessa, selezionare, dosare ed amalgamare tutti gli ingredienti richiede molto lavoro ed alcuni “esperimenti” da fare con le mani in pasta. Per rimanere nella metafora culinaria anche la più meticolosa preparazione alle volte non basta, soprattutto se la sera in cui devi servire il tuo nuovo piatto a menu il ristorante è sommerso dall’acqua (cosa che ci è successa in Vietnam), chiuso per un litigio fra moglie e marito ( ci è successo in Slovenia), in fiamme (è successo ad un amico in California) o senza corrente perché l’Enel ha tagliato la fornitura a tutto il paese per manutenzione (questo ci è successo prima del viaggio in questione). Insomma il lavoro del tour leader è piuttosto complesso ed una delle doti fondamentali è quella di saper risolvere praticamente qualsiasi problema, in modo efficace, velocemente e preferibilmente con il sorriso.
Partendo da un’idea di un viaggio in MTB sulla costa Toscana e la bellissima isola d’Elba lo staff RCM si è messo la lavoro e dopo molti mesi di ricerca, progettazione e diversi sopralluoghi si giunge finalmente al Piano A composto da una logistica messa a punto al minuto, tracce GPS studiate fino all’ultimo metro, shuttle coordinati, pranzi e cene in ristornati ed agriturismi con piatti favolosi conditi con viste mozzafiato. Tutto è pronto, il corriere consegna appena in tempo le ultime cose mentre carichiamo il furgone e giovedì mattina di buon’ora si parte alla volta di Piombino dove la mattina successiva accoglieremo i clienti. Le previsioni meteo non sono delle migliori ma nulla che un completo da pioggia non possa risolvere.
Piano B – Le modifiche prima della partenza
Siamo in viaggio, c’è chi guida, chi finisce di preparare i Garmin con le tracce precaricate che saranno forniti a ciascun cliente, chi effettua le ultime chiamate per controllare che sia tutto pronto per l’indomani. Senza saperlo abbiamo appena pescato dal mazzo la carta “imprevisto” che recita: la società della fornitura elettrica farà dei lavori di manutenzione sulla linea e l’intero paese dove avreste voluto pranzare domani sarà al buio dall’alba al tramonto. Come in un domino saltato il pranzo cascano anche i pezzi relativi alla ride del mattino e del pomeriggio, tracce da rifare, file da aggiornare su tutti i Garmin, PDF programma da correggere ecc ecc. Tutto questo sarà possibile solo dopo aver trovato un posto dove mangiare. Si valutano diverse opzioni, si fanno parecchie telefonate, si trova la soluzione grazie ad uno splendido albergo e ristorante che si fa in quattro per aiutarci a salvare la situazione e si aggiorna tutto di conseguenza: confermato il piano B!

In una sola parola: VALIDO

Fra un panino, una foto mentre si scherza per il forte vento e due chiacchere finalmente riusciamo ad imbarcarci ed a salpare, il mare rende il traghetto una enorme balance board ed è ormai primo pomeriggio quando sbarchiamo a Portoferraio. Un proverbio Toscano recita “chi non risica non rosica” così il piano C è già pronto e lo shuttle ci porta alla partenza della ride delle miniere che avremmo dovuto fare la mattina seguente. Il meteo per venerdì mattina prevede lampi ed avventurarsi in una miniera dismessa di ferro e magnetite nel mezzo di una tempesta di fulmini è poco consigliabile, così decidiamo di anticipare la ride ad oggi. La zona delle miniere di Capoliveri è una delle più suggestive dell’isola grazie ai suoi colori rossastri contrapposti al verde degli alberi ed al turchese del mare Elbano. Le strutture industriali abbandonate della miniera sembrano scheletri di metallo che lentamente tornano alla terra arrugginendo alle intemperie.
Il cielo è cupo, il vento è forte ma non piove, il mare è in burrasca e la salsedine satura l’aria, nonostante tutti gli imprevisti siamo finalmente in bici e le condizioni rendono la ride ancora più epica, sembrava inafferrabile ed invece ci siamo riusciti!
Siamo quasi al furgone quando inizia ad imbrunire ma vogliamo aggiungere un’ultima salita al giro prima di caricare le bici sul furgone per rientrare a Porto Azzurro per il check in in hotel e la meritata cena sul lungomare ma non prima di aver pescato un’altra carta imprevisti: un guasto meccanico renderà inutilizzabile un delle nostre bici. Fortunatamente in questo viaggio siamo in esubero di personale, quindi decidiamo di concentrarci sulla splendida cena di pesce che ci aspetta.
Prendiamo alla sprovvista lo staff dell’hotel che ormai non ci aspettava più sapendo che i traghetti non stanno più navigando, cosa che conferma il piano C come migliore del piano B-bis che ci avrebbe visti bloccati a Piombino.
Piano C – Le decisioni da parcheggio
Ci alziamo e ci prepariamo per accogliere i clienti al porto di Piombino dove ci accoglie un forte vento ed un mare piuttosto spumoso. Stiamo consegnando i pacchi di benvenuto ai primi arrivati quando la compagnia dei traghetti ci chiama per avvisarci che il nostro traghetto del pomeriggio è a rischio per il forte vento e che ci conviene imbarcarci quanto prima. Più facile a dirsi che a farsi perché questo vorrebbe dire stralciare tutta la prima giornata di riding, il pranzo organizzato appena il giorno prima ed avere poche ore di luce per una ride sull’isola con l’azzardo di riuscire ad imbarcarci sul primo traghetto disponibile. Valutiamo le differenti opzioni, troppo alto il rischio di non salpare nel pomeriggio così annulliamo la ride, cancelliamo a malincuore il pranzo e troviamo una soluzione per mangiare qualcosa al porto mentre ci mettiamo già in coda con il furgone ed il carrello per imbarcarci. Iniziamo a sentirci dei monaci Tibetani che cercano di disegnare un mandala di sabbia nel mezzo di un tornado.


Piano D – Le telefonate sotto la doccia
Tempo di una doccia veloce e già siamo al lavoro per il piano D che prevede il non poter pedalare la mattina successiva causa maltempo, si organizzano visite guidate, degustazioni di vini e ride pomeridiane il tutto guarnito da shuttle ad hoc. Una serie di telefonate e tutto è allineato e pronto, giusto in tempo per andare a cena. Il mare ha ormai sommerso in parte la strada lungo il porto di Porto Azzurro ma nessuno dei locali sembra particolarmente scossa dalla cosa così non lo siamo nemmeno noi.
Piano E – Le notti insonni
Prima di coricarci ricontrolliamo il meteo per la mattina successiva ed è confermato: lampi e pioggia a secchiate. Noi siamo già pronti e sereni ma come spegniamo la luce uno di noi dice fra se e se: e se poi non piove?
Come nelle migliori tradizioni la legge di Murphy fa sì che la mattina ci svegliamo con un perfetto piano D in caso di pioggia ma ovviamente contro ogni previsione c’è il sole ed il cielo azzurro. Mentre uno di noi prepara il furgone, uno parla al telefono con la guida del museo e l’altro è già sul computer per ripescare dalle varie opzioni che avevamo vagliato in fase di progetto, una ride ad hoc per la mattina e caricare il file sui gps: nasce così il piano E. La logistica della giornata viene aggiornata per poter modificare i sentieri originali, ma mantenere il programma sui trail di Capoliveri per arrivare fino alla Galleria del Ginevro.


La visita della galleria del Ginevro ci riporta indietro nel tempo a quando l’isola d’Elba era un importate polo industriale per l’estrazione del ferro, alla dura vita dei minatori ed alle storie e leggende legate alle gallerie che scendono nel ventre della terra centinaia di metri sotto il livello del mare.
Riemersi dalla storia e dalla miniera torniamo alla luce e ci dirigiamo verso pranzo dove ci aspetta una meritata pausa. Dopo l’equivalente ciclistico di un pranzo di nozze ci rimettiamo in sella per conquistare il monte Calamita da dove ci aspetta una favolosa discesa fino a Porto Azzurro fra trail da sogno, fari e fortezze storiche, calette da cartolina e viste mozzafiato. E come celebrare la conclusione di una giornata così se non con uno spritz fra i vicoletti di Porto Azzurro?!
La cena in una tipica osteria Elbana fra opere d’arte realizzate con cimeli della vita da minatori è un trionfo di sapori e fra un piatto ed un bicchiere di vino già si iniziano a tessere le prime storie sul viaggio che stiamo vivendo.
Una vacanza indimenticabile, vissuta nel modo più rilassante possibile

Piano F – La quiete dopo la tempesta
Quando la mattina del terzo giorno apriamo la finestra per uscire sul balcone dell’hotel ed affacciarci sul porto troviamo una splendida e calda giornata di autunno ad attenderci. Il mare si è finalmente placato ed piccoli pescherecci da poco rientrati dalla notte in mare sono allineati lungo il pontile e stanno già vendendo il contenuto dalle reti ai passanti.
Sembra incredibile ma è già ora di chiudere le valigie ma l’avventura è tutt’altro che finita! Uno shuttle ci fa guadagnare quota ed un breve tratto sulla dorsale del GTE (Grande Traversata Elbana) ci porta all’imbocco della prima “speciale” della giornata, una bellissima discesa che partendo con un fondo in terra e radici nel fitto bosco dell’entroterra ci porta sino al fondo roccioso nella bassa macchia mediterranea ed infine al mare.
Una graduale salita ci riporta lentamente in quota con delle pause obbligatorie per ammirare il bellissimo golfo di Lacona, obiettivo che raggiungeremo per pranzo ma non prima di aver domato la mega discesa che ci aspetta. Dalla vetta infatti imboccheremo un trail bello tosto prima smosso e ripido e poi man mano sempre più a mezza costa fra rilanci e passaggi tecnici sempre con la necessità di fermarsi per ammirare il panorama mozzafiato che è davvero protagonista della giornata.
Il luculliano pranzo a km0 sotto l’ombra di un pergolato sembra quasi una epica prova di forza di volontà per tutti noi ma nessuno stoicamente cede alle tentazioni delle libagioni e torniamo in sella per un’altra ride panoramica che ci rende meno amaro il dover già salutare la bellissima isola d’Elba e dirigerci verso il porto ma non prima di una doccia.
Il mare sembra volersi far perdonare per averci messo i bastoni fra le ruote il primo giorno e così quasi per magia siamo già in navigazione in anticipo sul programma, giusto il tempo di un aperitivo sul traghetto e siamo davvero alla fine di questa bellissima avventura.


Piano N – Non ci siamo arrivati ma eravamo pronti a farlo
La ricetta che avevamo in mente era senza dubbio diversa dal piatto che abbiamo servito ma questo alla fine poco importa se tutti sono felici e sorridenti. Ogni viaggio è unico nel suo genere e sicuramente questo sarà fonte di molte storie ed aneddoti per gli anni a venire.
Affidarsi ad RCM travel vuole dire anche questo: non importa quanti imprevisti accadranno, lo staff saprà adattare sempre il piano alla situazione e farvi vivere al meglio i vostri giorni di avventura in bici. Noi ci preoccupiamo del piano N, voi pensate solo a divertirvi!
Non vedi l’ora di partire con noi?
QUI trovi tutte le info per prenotare un viaggio Costa Toscana ed isola d’Elba!
Il TOUR Leader di questo viaggio è stato:

Edoardo Melchiori
Guida
Vuoi sapere tutto delle prossime partenze?
Potrebbe interessarti anche:
Vuoi migliorare nella guida?
LA STRADA VERSO IL TUO SUCCESSO
RCM Blog
Itinerario ideato da Raida Come Mangi S.a.s. ed organizzazione tecnica Viaggi del Genio